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Guido o della lungimiranza di saper sparigliare le carte

Lo conosciamo tutti, chi da una vita, chi da qualche mese. Impossibile non riconoscere la sua VOCE.

Oggi, ve lo raccontiamo così. Nella sua parte meno conosciuta, ma che lo rende ciò che è: un visionario.

Crea, assembla, stravolge, coinvolge. Spariglia, sempre. Perché è questo il ruolo di chi sa vedere oltre. Di chi immagina il futuro, prima di dargli forma.

Partiamo dai suoi colori. È un giallo intenso, uno di quelli che non dimentichi. Guarda caso, il colore dell’energia, della vitalità. Della fervida immaginazione e della spinta all’azione. Il colore del Sole. E dell’innovazione. Come quella che negli anni, mattoncino dopo mattoncino, ha creato in GGF GROUP, capendo da subito che il cerchio era la figura fondamentale da seguire. Da ricercare. Da ricreare nella gestione quotidiana e nella visione a lungo termine.

Oggi il cerchio è nel Customer Journey, nei servizi che GGF offre ai propri partner per far sì che i loro clienti possano dire “Wow”. Il cerchio è nell’integrazione tra la parte operativa e la parte di analisi e consulenza, che non corrono come due rette parallele, ma si alimentano a vicenda in un continuo circolo virtuoso. Soprattutto, il cerchio è nell’imprinting che è stato dato a GGF Group: Customer First recita il suo payoff. Il cliente al centro. È la regola, il mantra, il suo pallino da sempre, da quando era negli Stati Uniti e nel curare lo sviluppo di brand internazionali si è reso sempre più conto di quanto sia importante saper ascoltare il cliente finale, capire cosa vuole, anticipare le sue richieste, disegnando un’esperienza che ricorderà per sempre con un sorriso. Ecco come è nata GGF GROUP. Che all’inizio si chiamava Callworld. Perché dietro a ogni chiamata c’è davvero un mondo. Non solo tecnologico, ma anche tecnico. Non solo efficiente, ma anche empatico.

Guido però è anche blu. Anche qui il suo è un blu intenso, i mezzi toni non gli appartengono proprio. Il Blu arriva dopo l’esplosione della creatività, quando ha quella calma vulcanica di chi sa come arrivare e quali strade prendere. È Blu perché è il colore che il neuromarketing associa al sogno. E tutti i suoi progetti, prima che vengano messi su carta e inizino a marciare con le loro gambe, partono sempre da un sogno. Da una visione di come sarà. E di come deve essere disegnato. Attraverso flussi e processi. Il workflow, lo chiamano in molti. Lui preferisce dire Customer Experience Design. Del resto, il Design è il suo mondo da sempre, perché racchiude in una parola un approccio, che è la progettazione di cose belle e funzionali al tempo stesso. Niente di diverso da quello che GGF Group fa ogni giorno.

Guido è blu, perché blu è il colore del mare. A quello non può proprio rinunciare. Blu sono i suoi luoghi del cuore: tra questi c’è una baia, dove da bambino si era dato una meta che oggi è diventata un nuovo punto di partenza, e un’isola, che è diventata la sua seconda casa.

Questi sono i colori di Guido. Che non a caso, poi, sono anche i colori di GGF: innovazione e stabilità. 100 metri e maratona insieme. E il cerchio si chiude, pardon, si disegna.

Ecco, questo è Guido. O, meglio, un ritratto parziale di chi è Guido tutti i giorni. Fatto da chi, con il tempo, ha avuto la fortuna di imparare a conoscerlo come le proprie tasche. E, vi assicuro, che nelle mie di tasche ci trovo sempre cose nuove.

Federica Tedeschi

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